04 MAG 2024

Correva L'ANNO...

1851

Teresa Manzoni Stampa al figlio Stefano a Lesa: «Domenica, di certo: che siamo al 4, credo, ma... ah sì. Carissimo: ho avuto anche stamani, cioè poche ore sono, un’altra tua letterina cara, del 2, scritta alle 11: saranno state le 11 della sera, immagino! benche non sia detto: già che ieri, ho avuto una tua del 2, scritta la mattina. Io sto bene il tempo oggi, finora, è bello: ma chi sa tra poco... acqua, freddo, temporale Ec, dovrebb’essere più tardi, se l’ha da essere come è stato i giorni scorsi. Povero Stefano! anca sì che t’hee de coor de chi e de lì. Io t’ho scritto tre volte a Lesa, e poi anche due parole appena a Varese, che non contano nulla. Vedo che Venerdì a sera, non avevi ancora la mia di Giovedì a sera, che t’ho scritto per non potermi tenere... Io sto bene sono in sala: ma non sono uscita per la messa, come al solito già. M’è venuto davanti un anno intero del Pour Rire: quasi non ardivo toccarlo! ma poi... basta mi farò coraggio... coraggio e... Ho da leggere la mia messa Ec Ec; adunque ti raccomando ti prego e riprego, di fare le cose con tuo comodo: di badare alle ruote delle carrozzette che ti strascinano tant bien que mal di non ripassare il lago, che a tempo quieto e buono di startene arcitranquillissimo sul conto mio e del Papà, che sta bene anche lui...».