Il Centro Nazionale di Studi Manzoniani è stato istituito con Decreto Legge n. 1679 in data 8 luglio 1937; un successivo Decreto in data 23 giugno 1938 ne approvava lo Statuto. Nel 2002 si è trasformato in Fondazione.
Come stabilisce lo Statuto, all’articolo I, il Centro ha per fine «di promuovere e coordinare gli studi e le ricerche intorno alla vita ed alle opere di Alessandro Manzoni e ai movimenti culturali che si connettono alla sua personalità di letterato e di pensatore».
Il Centro offre agli studiosi una Biblioteca specialistica di oltre 30.000 volumi. Tra i fondi più preziosi, i libri appartenuti a Manzoni e al figliastro Stefano Stampa, le donazioni Treccani e Viganò, le traduzioni (le prime degli anni 1827 e 1828) in albanese, arabo, armeno, catalano, ceco, croato, danese, ebraico, esperanto, estone, finlandese, francese, giapponese, greco, inglese, latino, lettone, olandese, polacco, portoghese, rumeno, russo, serbo, slovacco, spagnolo, svedese, tedesco, turco,
ungherese e, di questi anni, cinese.
Dal 1965 è aperto il Museo Manzoniano, costituito con fondi del Centro stesso, della Biblioteca Braidense e delle Civiche Raccolte, che in un percorso parallelo e complementare di immagini, libri e documenti, illustra la vita e le opere dello Scrittore.
Dal 2013 ospita la Galleria di ex voto della Fondazione P.G.R.: unica raccolta votiva, in Milano, in locali non destinati al culto.
Il Centro primariamente cura, grazie a un contributo della Fondazione Cariplo, sotto la guida di un Comitato scientifico costituito dai membri del Consiglio Direttivo e da altri studiosi di chiara fama, l’Edizione Nazionale ed Europea delle Opere di Manzoni, prevista in 36 volumi.
Ha come espressione periodica gli «Annali Manzoniani», cui affianca la Collana «Quaderni Manzoni» e altre pubblicazioni d’occasione.