<p>Alessandro Manzoni a Vittoria Giorgini Manzoni, a Siena, parlando dell'arresto per debiti del figlio Filippo, il disastro e la vergogna: «Come poi fosse possibile una tale e tanto incurabile cecità, come, per esser certo d'un tal resultato, uno dovesse vederlo nel fatto, come tutti gli avvertimenti (e ce n'era bisogno?) non solo riuscissero inutili, ma facessero quasi l'effetto di stimoli, non te lo saprei spiegare. È una desolante maraviglia anche per me. Ho scritto queste cose con un rammarico, e con una repugnanza inesprimibile; e siccome questa lettera non conterrà altro per cui ti possa premere di conservarla, ti prego di bruciarla». </p>
Anno
1852
Date
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