<p>Manzoni a Gabrio Casati, a Firenze, su l'imbrogliatissimo caso delle sue onorificenze: «Tolga il cielo ch'io metta al paragone i riguardi verso qualunque principe, coi sacri e carissimi doveri che mi legano al mio naturale Sovrano, e che me gli legherebbero quand'anche non ne fossi stato, e accolto e beneficato. Ma qui si tratta di un ostacolo anteriore [il rifiuto delle onorificenze offerte a Manzoni dal Granduca di Toscana, dalla Francia, dal Re di Prussia, dall'Imperatore del Brasile], creato bensì da me, ma in tempi in cui non potevo pensare che m'avesse a riuscire così penoso ...».</p>

Anno
1868
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